Milano-Bicocca e Regione Lombardia unite contro la violenza sulle donne

Logo Bicocca RL

Contrastare la violenza sulle donne attraverso la formazione universitaria. È il percorso formativo progettato dall’Università di Milano-Bicocca - grazie al sostegno finanziario di Regione Lombardia - con l’obiettivo di creare maggior competenza e consapevolezza sul tema della violenza di genere.

Il percorso si articola in due insegnamenti “a libera scelta”, che gli studenti potranno inserire nel proprio piano di studi già a partire dal secondo semestre dell’anno accademico in corso.

Il primo insegnamento, dal titolo Donne e violenza: prevenzione e repressione, potrà essere seguito dagli studenti degli ultimi due anni del Corso di laurea a ciclo unico in Giurisprudenza e del terzo anno del Corso triennale in Scienze giuridiche. L’insegnamento, coordinato da Claudia Pecorella, docente di diritto penale, prevede 42 ore di formazione per 6 cfu (crediti formativi universitari) e due incontri seminariali, aperti a tutti gli studenti. I temi trattati vanno dai profili socio-psicologici del fenomeno della violenza contro le donne all’analisi degli interventi a sostegno delle vittime, per concentrarsi poi sulla rilevanza penale delle diverse manifestazioni della violenza, con la partecipazione di esperti della materia, italiani e stranieri.

Il secondo insegnamento, dal titolo Formare le operatrici/gli operatori sociali per il contrasto alla violenza di genere, promosso dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, diventerà parte dell’offerta formativa del Corso di laurea in Servizio sociale, così come dei corsi di laurea afferenti ai tre dipartimenti consociati nel progetto: Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, Psicologia, Medicina e Chirurgia.

L’insegnamento si articola in 60 ore tra lezioni frontali, esercitazioni e conferenze nazionali e internazionali, pari a 6 crediti formativi totali. Coordinato da Marina Calloni, docente di filosofia politica e sociale, l’insegnamento non solo tratterà definizioni e normative legate al tema, ma affronterà anche aspetti cruciali per imparare a riconoscere i segnali della violenza e intervenire per la prevenzione.

Peculiarità del corso, che ha beneficiato del lavoro svolto nel corso degli anni dal centro di ricerca dipartimentale ADV – Against Domestic Violence) e di un Corso di Perfezionamento su “La violenza contro donne e minori: conoscere e contrastare il fenomeno”, saranno le conferenze nazionali e internazionali per approfondire l’attività di monitoraggio del Consiglio d’Europa attraverso il GREVIO e le buone pratiche contro la violenza di genere, sviluppate nell’Unione Europea  come indicato dall’ EIGE .

I due insegnamenti sopra indicati sono stati finanziati dall’Assessorato alle Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari opportunità di Regione Lombardia, nell’ambito dell’accordo di collaborazione finalizzato alla promozione di percorsi formativi sperimentali sulle tematiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne nelle diverse future professioni.

«Mi auguro che i nostri studenti e le nostre studentesse sappiano cogliere e apprezzare l’opportunità che diamo loro con l’introduzione di questo nuovo corso – dice Claudia Pecorella, docente di diritto penale - di acquisire una formazione che potrà rivelarsi utile nella loro futura attività professionale e non solo. Abbiamo bisogno di giovani sensibili e capaci nella battaglia quotidiana contro la violenza sulle donne»

«L’Università deve giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel contrasto alla violenza sessuale e domestica – sottolinea Marina Calloni, docente di filosofia politica e sociale - Professionisti impiegati in settori sia pubblici che privati - come ad esempio assistenti sociali, psicologi, educatori, medici, ostetriche, solo per citarne alcuni - sono infatti sempre più spesso chiamati ad affrontare in rete, con competenza e preparazione, casi di violenza intra-familiare. Per questo è fondamentale una previa formazione, tanto specialistica quanto inter-disciplinare, per gli/ le studenti/esse che intendono comprendere meglio il fenomeno ed evitare il perpetuarsi della violenza di genere. Da tale intento è nata la necessità di promuovere un corso dedicato e in collaborazione tra i dipartimenti di Sociologia e Ricerca Sociale, Psicologia, Scienze della Formazione, Medicina e Chirurgia.»

«Investire sulla formazione di futuri professionisti che sappiano affrontare il tema della violenza sulle donne, in tutte le sue declinazioni - spiega Silvia Piani, Assessore alle Politiche per la Famiglia di Regione Lombardia - rappresenta un passaggio strategico nella prevenzione e nel contrasto della violenza sulle donne. Abbiamo stanziato risorse ingenti su questa linea d’intervento, poiché sono convinta che parlare del fenomeno, nei diversi contesti, possa favorire lo sviluppo di un modello culturale che tuteli la figura della donna e ne favorisca la piena valorizzazione»