Il male che si deve raccontare. Per cancellare la violenza domestica, Feltrinelli, Milano, 2013, Euro 9.
Simonetta Agnello Hornby con Marina Calloni
Questo libro non si limita a raccontare il male insito nella violenza domestica, che colpisce al di là della vittima e contamina la società. Suggerisce altresì un modo per affrontarla: si tratta del metodo ideato e messo in atto da Patricia Scotland con notevole successo in Inghilterra, un avvocato membro della Camera dei Lord e diventato guardasigilli nel governo di Gordon Brown. Ora Scotland cerca di condividere la sua esperienza, grazie alla Global Foundation for the Elimination of Domestic Violence (EDV), da lei fondata.
Nel testo, Simonetta Agnello Hornby riporta alla memoria ricordi del passato, parla del proprio lavoro di avvocato a Londra, dal quale emergono racconti di verità celate dietro le pareti domestiche. Ne seguono riflessioni sul teatro della violenza in Sicilia, sui silenzi comprati da un marito violento, sul danno causato sui figli abusati o testimoni della violenza, sulla complicità fra vittima e carnefice. E sulle carenze di un sistema che da benevolo diventa aggressore. Nella seconda parte, Marina Calloni pone l’accento sulla crescente consapevolezza e sensibilizzazione sociale nei confronti della violenza domestica, a fronte di statistiche, casi giudiziari, legislazioni nazionali, convenzioni internazionali, mobilitazioni pubbliche, indicando le lacune esistenti in termini di prevenzione, protezione, cura e reintegrazione delle vittime, ma anche di riabilitazione dei perpetratori. Alle leggi devono seguire profonde trasformazioni sociali e culturali nelle relazioni fra uomini e donne.
Il male che si deve raccontare nasce come atto di denuncia e con uno specifico obiettivo: creare una EDV italiana per divulgare ed applicare il metodo Scotland anche nel nostro paese.
Questo libro incoraggia alla riflessione su un futuro migliore ed intende essere uno strumento a disposizione dei cittadini, delle associazioni, delle municipalità e dei governanti per conoscere il metodo Scotland, adattandolo alla realtà italiana.
I proventi derivanti dalla vendita di questo libro hanno contribuito alla creazione di EDV Italy, inaugurata il 31 maggio 2013 presso l’Università di Milano-Bicocca, e a sostenere i costi del primo anno di attività.